Boschi Incantati: Tra Flora Mediterranea e Architettura Rurale

Maggio-Ottobre

L’isola d’Ischia è molto di più che una semplice località balneare.

La presenza di boschi, pinete e una rigogliosa macchia mediterranea, che in molti casi raggiunge dimensioni arboree, raccontano i prodigi della natura vulcanica della nostra isola.

Ed è da questo meraviglioso habitat, in cui sono ancora possibili tante escursioni, che nasce la consapevolezza di voler valorizzare l’intera fascia pedemontana dell’isola, in modo da attrarre nuovi e importanti segmenti turistici, proteggendo allo stesso tempo il paesaggio, in scia a un nuovo modello di sviluppo improntato sul valore civico ed economico della sostenibilità ambientale.

Itinerari naturalistici che non presentano grosse difficoltà e che partiranno dal Comune di Ischia – con un ritorno molto atteso, quello del sentiero di “Piano Liguori”, il cui ripristino è stato completato di recente dall’amministrazione comunale – per poi toccare tutti gli altri territori dell’isola, facendo tappa alle antiche fonti di Buceto, Sorgeto e Nitrodi, per poi seguire i “Sentieri della lucertola” e dell’Allume a Casamicciola Terme e toccando i sentieri di Panza a Forio, dove, grazie alla omonima Pro loco sarà possibile visitare, tra l’altro, la Bocca di Tifeo, un’antichissima fumarola che emette vapore dalla “pancia” del Monte Epomeo, , la Baia della Pelara, le case di Pietra immerse nel bosco della Falanga con relativo centenario castagneto, Santa Maria al Monte, il belvedere del Passavento o il Sentiero dei Pirati, con partenza dal belvedere di Serrara, dove sarà possibile godere della splendida vista su Sant’Angelo, la piana di Succhivo e, più in là, sul Golfo di Napoli e l’isola di Capri, per poi discendere fino a giungere a S. Angelo, ove su una barca ci si porterà alla baia di “Sorgeto” e alle “Petrelle”, facendo sosta alle “Fumarole”.    

Una manifestazione quella dei BOSCHI INCANTATI che, senz’altro, meglio sintetizza l’identità dell’isola d’Ischia e la crescita evidente di un turismo ambientale ed ecosostenibile che va assecondato con una tutela crescente della sentieristica e iniziative green, proprio come le ordinanze anti-plastica che i sei comuni dell’isola hanno proprio di recente adottato nel 2019.

Il futuro è verde, e l’isola lo è sempre stata.

La manifestazione, offrirà ai partecipanti un’immersione totale nel polmone verde dell’isola, per apprezzare il fascino di una natura mutevole e ricchissima, riscoprire il piacere della lentezza propria di ogni cammino, celebrare l’enogastronomia così intimamente legata alla storia e alle tradizioni agricole dell’entroterra ischitano. Un’iniziativa dal successo crescente, che coinvolge sempre più turisti e offre loro la possibilità di guardare con occhi nuovi una realtà magari meno nota, ma meritevole di essere conosciuta per quello che racconta e regala alla curiosità del visitatore.

Nel periodo di Settembre – Ottobre 2022 infine, durante la vendemmia sull’isola, naturalmente il grande protagonista sarà ancora una volta lui, il vino, attraverso le sue mille storie, le superfici coltivate a vite e, soprattutto, le tante antiche cantine che caratterizzano le colline dell’isola d’Ischia alle quali durante il tour non potrà non farsi visita, ospiti di quelle famiglie – tra le quali D’Ambra, Cenatiempo, Iacono, Tommasone, Crateca, Punta Chiarito e Mazzella (questi ultimi premiati all’ultima edizione di VINITALY 2019 come “Migliore cantina” o a VINITALY 2018 con la “Vigna del Lume” come il “Miglior vino bianco d’Italia” – che ancora oggi sono dedite alla coltivazione della vite, presso le quali si potranno degustare le tante prelibatezze “originali” offerte dalla natura.

Programma

Il sentiero dell’Allume è percorribile nel comune di Casamicciola Terme partendo dal campo fumarolico di Monte Cito (220 m). Qui i gas sono costituiti per la maggior parte da vapore acqueo, ma sono presenti anche piccole concentrazioni di altri elementi, tra i quali i solfati che danno origine all’alunite, da cui poi si ricava l’allume. L’itinerario prosegue percorrendo una mulattiera “La Via Dei Carri”, che in epoca storica era usata per trasportare l’alunite dalla zona di estrazione a quella di lavorazione e poi al porto di Casamicciola. Il sentiero è delimitato dalle tipiche murature a secco (“le Parracine”). Il sentiero si snoda attraverso un bosco di castagni proseguendo verso valle e raccordandosi con il sentiero di collegamento che porta alla zona di lavorazione. L’ultimo tratto della strada sterrata per arrivare alla zona cosiddetta delle “Caulare” (le caldaie) è lastricata con la tipica roccia locale (il tufo verde). Si arriva a questo punto in una zona sub pianeggiante, ricoperta di castagni, dove era sita l’industria di lavorazione dell’allume. In questa zona sono ancora riscontrabili le vasche di lavorazione dell’alunite (le “Caulare” appunto). L’itinerario, proseguendo tra i castagneti, si collega ad una stradina carrabile che raggiunge il Piazzale di via S. Barbara, da dove si gode di una bellissima vista dall’alto di Casamicciola, Lacco Ameno e della terraferma. L’itinerario si conclude con l’arrivo a Maio, antico centro di Casamicciola, da dove è possibile raggiungere le antiche zone termali di Bagni e la Rita.
La durata del percorso è di circa 3 ore. - Dislivello in salita: 500 m - Dislivello in discesa: 500 m
Sviluppo del percorso: 8,4 km
LUOGO: zona alta del Comune di Casamicciola Terme: VIA MONTE CITO VIA DEI CARRI ZONA “CAULARE” PIAZZALE DI VIA S. BARBARA P IAZZA MAIO ZONE TERMALI DI BAGNI E LA RITA.

Il sentiero dell’Allume è percorribile nel comune di Casamicciola Terme partendo dal campo fumarolico di Monte Cito (220 m). Qui i gas sono costituiti per la maggior parte da vapore acqueo, ma sono presenti anche piccole concentrazioni di altri elementi, tra i quali i solfati che danno origine all’alunite, da cui poi si ricava l’allume. L’itinerario prosegue percorrendo una mulattiera “La Via Dei Carri”, che in epoca storica era usata per trasportare l’alunite dalla zona di estrazione a quella di lavorazione e poi al porto di Casamicciola. Il sentiero è delimitato dalle tipiche murature a secco (“le Parracine”). Il sentiero si snoda attraverso un bosco di castagni proseguendo verso valle e raccordandosi con il sentiero di collegamento che porta alla zona di lavorazione. L’ultimo tratto della strada sterrata per arrivare alla zona cosiddetta delle “Caulare” (le caldaie) è lastricata con la tipica roccia locale (il tufo verde). Si arriva a questo punto in una zona sub pianeggiante, ricoperta di castagni, dove era sita l’industria di lavorazione dell’allume. In questa zona sono ancora riscontrabili le vasche di lavorazione dell’alunite (le “Caulare” appunto). L’itinerario, proseguendo tra i castagneti, si collega ad una stradina carrabile che raggiunge il Piazzale di via S. Barbara, da dove si gode di una bellissima vista dall’alto di Casamicciola, Lacco Ameno e della terraferma. L’itinerario si conclude con l’arrivo a Maio, antico centro di Casamicciola, da dove è possibile raggiungere le antiche zone termali di Bagni e la Rita.
La durata del percorso è di circa 3 ore. - Dislivello in salita: 500 m - Dislivello in discesa: 500 m
Sviluppo del percorso: 8,4 km
LUOGO: zona alta del Comune di Casamicciola Terme: VIA MONTE CITO VIA DEI CARRI ZONA “CAULARE” PIAZZALE DI VIA S. BARBARA P IAZZA MAIO ZONE TERMALI DI BAGNI E LA RITA.

Il sentiero dell’Allume è percorribile nel comune di Casamicciola Terme partendo dal campo fumarolico di Monte Cito (220 m). Qui i gas sono costituiti per la maggior parte da vapore acqueo, ma sono presenti anche piccole concentrazioni di altri elementi, tra i quali i solfati che danno origine all’alunite, da cui poi si ricava l’allume. L’itinerario prosegue percorrendo una mulattiera “La Via Dei Carri”, che in epoca storica era usata per trasportare l’alunite dalla zona di estrazione a quella di lavorazione e poi al porto di Casamicciola. Il sentiero è delimitato dalle tipiche murature a secco (“le Parracine”). Il sentiero si snoda attraverso un bosco di castagni proseguendo verso valle e raccordandosi con il sentiero di collegamento che porta alla zona di lavorazione. L’ultimo tratto della strada sterrata per arrivare alla zona cosiddetta delle “Caulare” (le caldaie) è lastricata con la tipica roccia locale (il tufo verde). Si arriva a questo punto in una zona sub pianeggiante, ricoperta di castagni, dove era sita l’industria di lavorazione dell’allume. In questa zona sono ancora riscontrabili le vasche di lavorazione dell’alunite (le “Caulare” appunto). L’itinerario, proseguendo tra i castagneti, si collega ad una stradina carrabile che raggiunge il Piazzale di via S. Barbara, da dove si gode di una bellissima vista dall’alto di Casamicciola, Lacco Ameno e della terraferma. L’itinerario si conclude con l’arrivo a Maio, antico centro di Casamicciola, da dove è possibile raggiungere le antiche zone termali di Bagni e la Rita.
La durata del percorso è di circa 3 ore. - Dislivello in salita: 500 m - Dislivello in discesa: 500 m
Sviluppo del percorso: 8,4 km
LUOGO: zona alta del Comune di Casamicciola Terme: VIA MONTE CITO VIA DEI CARRI ZONA “CAULARE” PIAZZALE DI VIA S. BARBARA P IAZZA MAIO ZONE TERMALI DI BAGNI E LA RITA.

Il sentiero dell’Allume è percorribile nel comune di Casamicciola Terme partendo dal campo fumarolico di Monte Cito (220 m). Qui i gas sono costituiti per la maggior parte da vapore acqueo, ma sono presenti anche piccole concentrazioni di altri elementi, tra i quali i solfati che danno origine all’alunite, da cui poi si ricava l’allume. L’itinerario prosegue percorrendo una mulattiera “La Via Dei Carri”, che in epoca storica era usata per trasportare l’alunite dalla zona di estrazione a quella di lavorazione e poi al porto di Casamicciola. Il sentiero è delimitato dalle tipiche murature a secco (“le Parracine”). Il sentiero si snoda attraverso un bosco di castagni proseguendo verso valle e raccordandosi con il sentiero di collegamento che porta alla zona di lavorazione. L’ultimo tratto della strada sterrata per arrivare alla zona cosiddetta delle “Caulare” (le caldaie) è lastricata con la tipica roccia locale (il tufo verde). Si arriva a questo punto in una zona sub pianeggiante, ricoperta di castagni, dove era sita l’industria di lavorazione dell’allume. In questa zona sono ancora riscontrabili le vasche di lavorazione dell’alunite (le “Caulare” appunto). L’itinerario, proseguendo tra i castagneti, si collega ad una stradina carrabile che raggiunge il Piazzale di via S. Barbara, da dove si gode di una bellissima vista dall’alto di Casamicciola, Lacco Ameno e della terraferma. L’itinerario si conclude con l’arrivo a Maio, antico centro di Casamicciola, da dove è possibile raggiungere le antiche zone termali di Bagni e la Rita.
La durata del percorso è di circa 3 ore. - Dislivello in salita: 500 m - Dislivello in discesa: 500 m
Sviluppo del percorso: 8,4 km
LUOGO: zona alta del Comune di Casamicciola Terme: VIA MONTE CITO VIA DEI CARRI ZONA “CAULARE” PIAZZALE DI VIA S. BARBARA P IAZZA MAIO ZONE TERMALI DI BAGNI E LA RITA.

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